Tessuto nella tradizione
Per secoli i tessuti tribali dell'India sono stati il simbolo di un legame comunitario, di cultura e leggende. La professoressa Vandana Bhandari ne approfondisce la storia affascinante, nonché la loro identità unica
I tessuti autoctoni dell’India sono parte integrante della demografia da cui provengono. Oggi, gli stilisti indiani stanno portando alla ribalta molti materiali e tecniche di tessitura meno conosciuti delle remote comunità tribali indiane. Ad aumentare l’impulso è stato il costante incoraggiamento del Primo Ministro indiano Narendra Modi agli artigiani delle zone rurali, sia attraverso le politiche che attraverso l’appello personale. Durante le sue apparizioni pubbliche ha spesso indossato indumenti autoctoni, tra cui la gamosa assamese (tradizionale panno bianco con motivi rossi) e il berretto Himachali.

In India, i tessuti di una comunità fanno parte del suo tessuto sociale, della cultura nonché della vita quotidiana. I modelli di tessuto simboleggiano le identità socio-culturali delle tribù presenti in tutta l’India.
Trame del Nordest
I tessuti della regione nord-orientale si sviluppano a partire da storie e leggende tratte da tradizioni popolari, usanze e festività. Ad esempio, la leggenda di Tejimola, un racconto popolare assamese di una giovane ragazza si esprime nel simbolismo del mekhela chador (saador), l’emblematico drappo tessuto a mano dell’Assam. La storia fa riferimento al paat mekhela – riha (indumento di seta) di Tejimola, a un saador (drappo) in broccato d’oro e al rapporto affettivo della protagonista con l’indumento.
Allo stesso modo, l’abbigliamento tradizionale delle donne della tribù Karbi dell’Assam, ovvero il pe-kok (drappeggio della parte superiore del corpo), che viene indossato con il pinicamflak (portato dalla vita al ginocchio), è punteggiato da motivi colorati e altri disegni che rappresentano il loro stato civile. Per le donne della comunità Tripuri di Tripura, l’indumento tradizionale riha mette in mostra la loro cultura e narra le storie delle loro vite.

Nella comunità Adi dell’Arunachal Pradesh, le donne tessono i loro tessuti sul gekong-galong (un lombo di bambù autoctono). Il tessuto gale, delle tipiche gonne fascianti, viene prodotto su questo telaio. La tribù Mishing (Misin) dell’isola Majuli dell’Assam crea i propri tessuti su telai in bambù e il significato del tessuto è rappresentato dai disegni del sole e della luna, che sembra rappresentino rispettivamente la madre e il padre della tribù. Un disegno ricorrente su una trama Mishing è il diamante che rappresenta il chang ghar, ovvero una casa costruita su una piattaforma rialzata, per proteggere gli abitanti dalle inondazioni.
I disegni ispirati alla vita quotidiana si trovano anche sulla gamosa (gamcha) assamese, che all’interno della comunità viene donata in segno di rispetto.
Ricamare la tradizione
Il ricamo è una specialità della tribù Lambadi, dell’Andhra Pradesh. Le donne della tribù creano molti ornamenti, per se stesse e i loro abiti, e spesso ricamano su pezzi di stoffa vecchi e usati con punti decorativi. La perlina è popolare tra le tribù Bhil e Rabari del Madhya Pradesh, Gujarat e Rajasthan. I membri della tribù Rabari utilizzano un gran numero di specchi di varie forme e dimensioni nei loro ricami e vi uniscono frange di filo, perle di vetro e bottoni di plastica. Per la tribù Toda delle colline Nilgiri, del Tamil Nadu, il ricamo è un lavoro motivo di orgoglio. Conosciuta come pugur, questa tradizione viene tramandata di generazione in generazione e utilizza un punto da rammendo (file di linee rette adiacenti). I motivi ispirati alla natura vengono cuciti con fili di color cremisi e nero. Il loro tradizionale scialle ricamato, chiamato puthukuli, è sinonimo di estetica e dignità.

Le comunità tribali di Bastar nel Chhattisgarh e la vicina regione di Koraput dell’Odisha usano una tintura naturale, chiamata aal, per colorare i tessuti di cotone. I tessitori dei villaggi Tokapal, Nagarnar e Kondagaon di Bastar lavorano su telai a fossa con filati di cotone non sbiancato per creare un tessuto chiamato pata, i cui bordi sono tinti con aal. Questi tessuti sono prevalentemente indossati dalle donne delle comunità Muria e Maria che, in questo modo, mostrano il loro status sociale.
L’aal viene utilizzato anche nel mirigan sai (il quartiere dei tessitori) di Kotpad, una piccola città nel distretto di Koraput, in Odisha. Qui le matasse di filo, trattate con olio di ricino e sterco, vengono immerse nell’aal per ottenere sfumature di rosso, bordeaux e marrone.
Recentemente, in un discorso pronunciato in occasione di un webinar internazionale sui tessuti indiani, il Primo Ministro Modi ha affermato che il colore naturale del cotone e della seta ha una storia lunga e gloriosa e la diversità dei tessuti mostra la ricchezza culturale del paese. Specificando l’unicità dei tessuti di ogni comunità, villaggio e stato indiano, ha evidenziato il repertorio tessile delle comunità tribali della nazione.
La storia dei tessuti tribali è fatta di antichità, tradizione, rinascita e progresso. Oggi stanno venendo alla luce molti di questi tessuti, meno famosi. La lavorazione artigianale di questi tessuti autoctoni non solo contribuisce alla campagna del Primo Ministro, “Make in India”, ma fornisce anche un nuovo impulso all’attività degli artigiani e incoraggia la moda sostenibile.