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Approccio visionario

Numero 04, 2020

Approccio visionario

Anil Wadhwa |autrice

Numero 04, 2020


La 74° Festa dell'Indipendenza dell'India, il 15 agosto 2020, è stata celebrata mentre il mondo si trovava nella morsa di una pandemia senza precedenti, che ha sconvolto ogni aspetto della nostra vita. L'ex ambascia-tore Anil Wadhwa fa il punto della situazione sugli sviluppi che hanno reso memorabile questa occasione

L’India non è stata risparmiata dalla diffusione del COVID-19, ma ha dimostrato una grande capacità di recupero nel combattere con determinazione l’impatto della pandemia. Ha portato avanti un progresso accelerato e ha incanalato la sua energia creativa verso politiche innovative, in base ai tempi. Questa forza per affrontare le sfide deriva dalla lotta indiana per l’indipendenza ed è radicata nei concetti di inclusione politica e socio-economica, ereditati dai padri fondatori della nazione come Mahatma Gandhi, Babasaheb Ambedkar e Sardar Vallabh Bhai Patel. Il Primo Ministro indiano Narendra Modi, nel suo discorso pronunciato dai bastioni del Forte Rosso, ha ricordato gli immensi sacrifici compiuti dai combattenti per la libertà dell’India, rendendo onore alla fiducia di tutto il paese nei milioni di membri del personale delle forze armate indiane che lottano per proteggere la nazione. Ricordando la situazione derivante dall’epidemia di COVID-19 nel paese, il Primo Ministro Modi ha ringraziato gli operatori sanitari che stanno combattendo la pandemia in prima linea, garantendo il sostegno stabile dei cittadini indiani nella loro lotta.

Il governo rieletto ha proseguito il percorso trasformativo dello sviluppo dell’India per mezzo di scoperte nella governance, promulgando legislazioni storiche, espandendo e rafforzamento i programmi, migliorando i servizi di base a tutti i cittadini, fornendo assistenza economica agli emarginati e migliorando la protezione di donne e bambini e quelli con disabilità. Durante la pandemia, il governo ha agito prontamente per salvare vite umane, fornire cure mediche efficaci e tenere sotto controllo la diffusione del virus, rinnovando le infrastrutture ospedaliere e aumentando la produzione di forniture e attrezzature mediche, per affrontare adeguatamente le nuove esigenze mediche. Le prime misure preventive, come lo screening dei passeggeri internazionali, sono iniziate già nel gennaio 2020, seguite da restrizioni sui viaggi e da un lockdown a livello nazionale, imposto dal 24 marzo. Queste, insieme a una campagna di sensibilizzazione sanitaria di massa molto efficace, hanno aiutato l’India ad arginare la gravità e la diffusione del virus, andando oltre ogni previsione.

Il Primo Ministro indiano Narendra Modi pronuncia un discorso durante le celebrazioni della festa dell’Indipendenza al Forte Rosso di Nuova Delhi, il 15 agosto 2020

Seppur con un forte aumento del numero di casi, questo è stato accompagnato da un elevato tasso di guarigioni e da un basso tasso di mortalità, il che indica il successo della strategia adottata per combattere la pandemia. Le innumerevoli misure economiche destinate ai settori più vulnerabili dell’economia, le riforme agrarie introdotte e l’Aatmanirbhar Bharat Abhiyan, spianeranno la strada verso una rapida ed efficiente ripresa economica.

CONSOLIDARE LE AMICIZIE

A livello internazionale, lo scorso anno ha visto un’India rafforzata ulteriormente a livello globale, in quanto ha mostrato una rinnovata fiducia nella leadership e nella condotta della sua politica estera. Il coinvolgimento del premier Modi nell’Asia meridionale ha incluso visite alle Maldive, nello Sri Lanka e l’accoglienza del premier Sheikh Hasina del Bangladesh, sottolineando la centralità della prima politica di vicinato dell’India. Nonostante l’annosa controversia sui confini e la minaccia del terrorismo, il Primo Ministro Modi ha preso l’iniziativa di lanciare un vertice virtuale SAARC, per la cooperazione regionale nella lotta contro la pandemia. L’elezione dell’India al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come membro non permanente, l’assunzione della presidenza del Consiglio esecutivo dell’OMS e l’imminente Presidenza del G20 nel 2022, le offrono l’opportunità di guidare le riforme istituzionali nelle organizzazioni multilaterali. In effetti, la pandemia non ha frenato gli impegni diplomatici dell’India. Oltre ai vertici virtuali con l’Australia e l’UE, il Primo Ministro Modi ha effettuato colloqui con i suoi omologhi di oltre 60 paesi, mentre il ministro degli Affari esteri, il dottor S Jaishankar, ha parlato con i suoi omologhi di oltre 75 paesi, elevando così il profilo dell’India ad attore costruttivo e affidabile nonché partner sulla scena mondiale. Hanno anche affrontato importanti piattaforme multilaterali come il NAM (Movimento non allineato), i vertici del G20 e l’ECOSOC (Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite).
L’Atmanirbhar Bharat Abhiyan (missione indiana autosufficiente) offre all’India l’opportunità di impegnarsi più strettamente con i partner stranieri, per rendere la produzione indiana competitiva a livello globale e integrare il consumo e la produzione nazionali con le catene di approvvigionamento globali; promuovere la resilienza, abbracciando sia gli investimenti che la tecnologia.

L’India ha celebrato la sua Festa dell’Indipendenza con il consueto entusiasmo, anche se sono state messe in atto misure speciali a causa della pandemia. Le celebrazioni a Delhi, comprese quelle al Forte Rosso dove il Primo Ministro ha pronunciato un discorso alla nazione, così come quelle organizzate dalle missioni indiane all’estero, sono state organizzate allo scopo di evitare grandi assembramenti di persone, assicurando protocolli di allontanamento sociale, osservando le norme igieniche e proteggendo i soggetti più vulnerabili utilizzando la tecnologia virtuale. Il programma indiano per l’autosufficienza ha un visto inoltre rinnovato impulso. Pertanto, mentre l’India celebra la sua 74 Festa dell’Indipendenza, i suoi cittadini riaffermeranno la loro costante fede nella democrazia, che ha garantito un mandato all’attuale governo nel 2019, e le aspirazioni per un percorso di crescita incentrato sull’uomo, favorito da una governance aperta e reattiva.

Anil Wadhwa

Anil Wadhwa ha lavorato come ambasciatore indiano in Italia, Polonia, Oman e Thailandia. Membro del Foreign Service indiano dal 1 luglio 1979 al 31 maggio 2017, Wadhwa ha prestato servizio nelle missioni indiane a Hong Kong, Pechino, Ginevra, Varsavia, Muscat, Bangkok e Roma. Attualmente è Senior Fellow e Cluster Leader presso la Vivekananda International Foundation di Nuova Delhi.
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