L’impatto di Invest India
Invest India, ente no profit istituito nel 2009 dal Ministero del Commercio e dell'Industria, è emerso come “sportello unico” per investire in India
Mentre il paese celebra l’inizio del momento più propizio agli investimenti stranieri, numerose multinazionali sono state piacevolmente sorprese dalla “New India Experience”. La spinta agli investimenti è stata alimentata da diversi modelli governativi, incentrati sulla semplicità nel fare business in India e su un giovane gruppo di individui entusiasti nel guidare la trasformazione verso un’India nuova. Oltre ad un ampio sostegno delle autorità governative, di recente sono state costituite diverse organizzazioni che promuovono e facilitano gli investimenti. Invest India, istituita nel 2009, è una tra le più importanti di queste, è un’ente senza scopo di lucro che opera per il Dipartimento per la promozione dell’industria e del commercio interno, Ministero del commercio e dell’industria. Invest India è in prima linea nella campagna per informare i potenziali investitori di tutto il mondo sulle opportunità presenti nel paese.
Comprende anche un core team dedicato agli investimenti sostenibili. Invest India collabora inoltre con importanti agenzie di promozione degli investimenti e organizzazioni multilaterali. Uno di questi esempi di agevolazione degli investimenti per le aziende in India è Hyundai Motor. Fondata nel 1996, Hyundai Motor India è il secondo produttore di automobili in India, che esporta in oltre 88 paesi. Con l’aiuto di Invest India, la società ha firmato un accordo con il governo del Tamil Nadu per investire 70 miliardi di rupie indiane al fine di ingrandire la struttura esistente per la produzione di veicoli elettronici. La società è riuscita inoltre ad anticipare di oltre 60 giorni l’accordo con il governo di Haryana per l’acquisizione di terreni grazie all’impegno attivo di Invest India in diversi stati indiani per creare capacità produttiva e introdurre pratiche globali, più adatte per la promozione e facilitazione di investimento.
Interazioni globali
I capi esecutivi di Invest India viaggiano intensamente verso vari paesi stranieri e interagiscono con funzionari governativi e dirigenti d’azienda di diversi paesi. Sono pronti a rispondere agli sviluppi in atto in India e all’estero e formulare politiche mentre interagiscono con i giganti degli investimenti globali. Un esempio tipico della rapidità e dell’efficienza di Invest India si può riscontrare nelle interazioni con i funzionari dell’Arabia Saudita a Riyadh e Jeddah, nell’aprile del 2019. A soli due mesi dalla visita di alto profilo del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud in India, gli alti funzionari dell’organizzazione hanno visitato il Regno dell’Arabia Saudita per interagire con dirigenti di alto rango. I seminari di lavoro si sono svolti nelle due città, organizzate da Invest India e dall’Autorità per gli investimenti generali dell’Arabia Saudita (SAGIA). I dignitari in visita dall’India hanno esplorato le sinergie e le vie di collaborazione tra le industrie dei due paesi. Hanno anche discusso circa le ampie opportunità che l’India ha offerto agli investitori nella KSA.
Partecipazione attiva
Oltre all’Arabia Saudita, sono state effettuate visite a Singapore, in Thailandia e Malesia, dove i funzionari di Invest India hanno esplorato sinergie e percorsi di partnership tra l’India e le rispettive nazioni. Oltre ai seminari sulle opportunità in India, hanno anche organizzato incontri individuali con i migliori burocrati di quei paesi. Inoltre si sono concentrati su settori tra cui infrastrutture, logistica, costruzioni, Smart Cities, consumatori, produzione e servizi finanziari, unitamente a automotive, sanità, turismo, energie rinnovabili e trasformazione alimentare. Come ha sottolineato di recente uno specialista degli investimenti di Invest India, “Un ente che opera per l’innovazione, lo sviluppo e il miglioramento di prodotti o servizi deve non solo operare all’interno di quadri esistenti, come la legge relativa alle imposte sul reddito e quella sulle società, ma anche riguardo a temi finora non regolamentati come i droni, l’e-pharma, l’e-commerce, ecc. “L’ecosistema delle startup indiane, attualmente il terzo più grande al mondo, si sta sviluppando rapidamente e non è più dominato dalle società e-commerce copycat. In effetti, le start-up tecnologiche hanno attratto oltre 20 miliardi di dollari di investimenti negli ultimi tre anni. Le discussioni ad ampio raggio si sono incentrate sulle possibili opportunità di cooperazione e collaborazione congiunte in settori quali energia, industria alimentare, farmaceutica, infrastrutture, estrazione mineraria, ICT e turismo.
Sulle infrastrutture
L’India ha visto una considerevole parte del suo bilancio destinato alla crescita delle infrastrutture. Il paese ha ampliato le spese per lo sviluppo di infrastrutture quali aeroporti, città, hotel, porti, strade, ponti, ospedali e centrali elettriche. Negli ultimi tre anni, ad esempio, lo stato dell’Andhra Pradesh ha investito in maniera esponenziale nella costruzione di infrastrutture. Il governo indiano ha pianificato lo stanziamento di oltre 1,5 trilioni di dollari in investimenti nel settore delle infrastrutture nei prossimi due decenni. L’India ha incrementato la capacità di generazione di energia solare di otto volte dal 2014, raggiungendo l’obiettivo di 20 GW di capacità con quattro anni di anticipo. Nel prossimo decennio, l’India prevede di catalizzare da 200 a 300 miliardi di dollari in nuovi investimenti nelle infrastrutture per le energie rinnovabili.
Cambiamento evolutivo
Il maggiore benessere nell’economia indiana del ceto medio ha comportato molte gratificazioni per alcuni dei più importanti attori globali. Tuttavia, è vero che l’ambiente imprenditoriale indiano pone nuove sfide a tutte le aziende dell’economia dei consumi. Comunque, alcune società di consumo globali, come Unilever, Xiaomi, Suzuki, Hyundai, Honda, LG, Samsung e Colgate, sono state in grado di superare queste sfide e lavorare sorprendentemente bene nella “parte centrale” della piramide economica. Chiaramente, esperti nazionali e internazionali hanno attribuito il rapido aumento della crescita economica dell’India ai cambiamenti radicali che sono stati avviati sia dai governi centrali che da quelli statali in tutto il paese. I cambiamenti più significativi negli ultimi tempi includono l’introduzione di un sistema legislativo sulla tassazione indiretta, l’introduzione del codice di insolvenza e fallimento, per migliorare il flusso di denaro nell’economia (principalmente attraverso banche e istituzioni finanziarie), stabilizzare le prospettive del governo verso l’imposizione fiscale sugli investitori stranieri e la liberalizzazione del quadro per gli investimenti stranieri.
Le migliori menti di Invest India hanno lavorato instancabilmente per questo obiettivo e gli sforzi sono stati ricompensati da alcune delle più rispettabili associazioni in tutto il mondo. È stato conferito il Premio 2018 della UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo) per promuovere gli investimenti nello sviluppo sostenibile, il Premio UNCTAD 2016 per l’eccellenza nella partnership per la promozione degli investimenti e l’Investment Award 2016 della Indian Ocean Rim Association. Le riforme continuano a essere al centro dell’operatività del governo indiano, pertanto le iniziative innovative di Invest India probabilmente produrranno frutti interessanti nei prossimi anni.