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Giochi riaperti

Numero 02, 2020

Giochi riaperti

Abhishek Dubey |autrice

Numero 02, 2020


Dai giochi da tavolo, utili per accrescere le capacità strategiche del cervello, a quelli per esercitare la memoria, i giochi tradizionali indiani non servono solo a divertirsi. Abhishek Dubey esamina alcuni di questi giochi che stanno tornando negli avatar contemporanei, attirando l'attenzione anche dei giocatori moderni

Le antiche epopee indiane sono ricche di descrizioni di giochi divertenti, con cui le persone che vivevano in quell’epoca si intrattenevano attraverso sfide immaginarie, ma strategiche. Prendiamo ad esempio il gioco del chausar, spesso definito come antenato del popolarissimo gioco da tavolo che oggi chiamiamo Ludo. Con quattro giocatori, su un tabellone a forma di croce, il gioco prevede il movimento strategico dei segnaposti, che vengono assegnati a ciascun giocatore. Questo  gioco è citato anche nell’epopea indiana Mahabharata. L’avatar moderno, Ludo, è oggi uno dei giochi più popolari sulle piattaforme online, su cui si trovano migliaia di giochi. Gli storici affermano che, durante l’antichità, alcuni giochi simili erano popolari in tutta l’India. Alcuni resti di dadi oblunghi sono stati rinvenuti in diversi siti risalenti all’epoca di Harrapan.

l’antico gioco di strategia dell’aadu puli attam, con pedine che rappresentano leoni e agnelli

Si ritiene che un altro gioco popolare, quello degli scacchi, sia stato inventato in India. Gli esperti sostengono che, originariamente, fosse conosciuto con il nome di ashtapada (64 quadrati) e che per giocare si utilizzasse un dado su una scacchiera, ma priva di quadrati bianchi e neri. Alcuni sostengono che il chaturanga (quadripartito) fosse il gioco che ha dato origine agli scacchi. In sanscrito, chatur significa quattro e anga significa arti, che simboleggiavano le quattro branche di un esercito. Proprio come un esercito dei tempi antichi, il gioco utilizzava pezzi a forma di elefanti, carri, cavalli e soldati e veniva principalmente utilizzato per affinare le strategie di guerra.
Un gioco da tavolo tradizionale simile a questo, con cui si gioca ancora oggi, è il kattam vilayattu, che è una variante del tris. Per giocare si usavano conchiglie, monete o persino pietre!

Anche i giochi di carte erano popolari in India durante l’epoca medievale. Un esempio è il ganjifa, che era immensamente popolare nelle corti dei Mughal. Citate nei documenti storici a partire dal 1300 d.C., queste carte dipinte a mano sono precursori delle moderne carte da gioco. Questi giochi sono stati concepiti principalmente per allenare la mente o le proprie capacità. Infatti, alcuni giochi autoctoni del Tamil Nadu sono volti a rafforzare le capacità di memoria e di osservazione: il pallankulli attam e l’aadu puli attam (noto anche come huli gatta in Karnataka e puli joodam in Andhra Pradesh) sono due esempi di questi giochi. Il primo, che necessita di una tavoletta rettangolare formata da due file di sette cavità poco profonde, e oggetti che assomigliano a monete (ciottoli, semi o conchiglie), prevede la partecipazione di due o quattro giocatori, mentre il secondo vanta una serie di regole piuttosto interessanti, con giocatori che muovono capre e tigri! È interessante notare che molti di questi antichi giochi indoor stanno tornando sulle piattaforme di gioco online.

SAPORE LOCALE

L’India è anche la culla di numerosi giochi all’aperto, conosciuti in tutto il mondo con nomi diversi. Ciò che il resto del mondo chiama lancia e prendi al volo, tra gli abitanti del distretto Karbi Anglong dell’Assam viene chiamato dhup-khel. Ma l’elemento chiave che distingue i due giochi è l’oggetto che viene lanciato e afferrato – una palla di tessuto. Lore dice che, originariamente, le donne erano solite avvolgere un ortaggio con un panno e usarlo come una palla! Spesso, per i giochi tradizionali, si utilizzavano ingredienti locali. Un esempio appropriato è il gioco del gilli-danda, che è famoso in tutta l’India rurale ancora oggi. Si gioca con due pezzi di bastoncini e una pietra, oppure un oggetto arrotondato, e si può giocare con due o più giocatori.

Il bello di questi giochi è che, anche se ne esistono di moderni, come il calcio e la boxe, quelli tradizionali sono ancora caratteristici della vita di tutti i giorni in tutto il paese. Prendiamo ad esempio l’insuknawr di Mizoram, uno sport in cui i partecipanti cercano di spingersi l’un l’altro tenendo in mano un bastone, di bambù o di legno. Nell’India settentrionale ci sono alcuni giochi tradizionali come il kushti (pehelwani o wrestling), il surr (un gioco all’aperto di acchiapparella, praticato nelle aree intorno ad Ayodhya, nell’India settentrionale) e il sqay (una forma di arte marziale originaria del Kashmir). Oggi, mentre guardiamo al passato per trovare soluzioni per il nostro presente, questi giochi tradizionali diventano molto importanti. Le organizzazioni governative e private stanno prendendo provvedimenti per preservare questi giochi. Se i giochi da tavolo rinascono in formato digitale, alle scuole è stato chiesto di formare i bambini insegnando loro antichi giochi da fare all’aperto, come il silambam, il mallakhamb e il gatka.

alcuni ragazzi si divertono a giocare al tradizionale gilli-danda, nel villaggio di Turtuk, Valle di Nubra, Ladakh

Abhishek Dubey

Abhishek Dubey è un giornalista sportivo indiano, si occupa di sport a livello internazionale da oltre 15 anni. È autore di tre libri lodati dalla critica ed è attualmente consigliere nazionale presso la Prasar Bharati Sports, l'emittente statale indiana.
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