Il fluente successo
Negli ultimi anni, il governo indiano ha compiuto grandi sforzi incentrandosi sulle persone per promuovere la conservazione e l’approvvigionamento idrico. Ha lanciato parecchi schemi, compreso la missione ambiziosa del Jal Jeevan, per accertarsi che l'acqua non si trasformasse in un fattore di limitazione per lo sviluppo socio-economico della nazione, ad esempio Bharat Lal
La conservazione idrica sotto forma di raccolta dell’acqua piovana è un’antica tradizione Indiana che è diventata più rilevante nell’attuale scenario. L’India ospita il 18% della popolazione mondiale ed il 15% del bestiame con solo il 4% di risorse di acqua dolce, la cui disponibilità è diminuita nel tempo. Il World Economic Forum, nel suo Global Risk Report del 2020, ha riconosciuto l’acqua quale uno dei cinque principali rischi globali di impatto a lungo termine ed il Composite Water Management Index di NITI Aayong prevede una perdita del prodotto interno lordo (PIL) del 6% a causa della diminuzione della disponibilità di acqua in India. Pertanto, la conservazione dell’acqua è essenziale non solo per superare le carenze, ma anche per la preparazione al rischio del cambiamento climatico e lo sviluppo socio-economico. Il Primo Ministro indiano Narendra Modi, attraverso il suo programma radiofonico mensile Mann ki Baat, ha lanciato un appello agli indiani per la conservazione idrica e, sotto la sua guida, il governo sta intraprendendo diverse iniziative per promuovere attività di conservazione dell’acqua in tutto il paese.
Variazioni nelle precipitazioni
L’India non è dotata di equità idrica, sia temporalmente che geograficamente. Da giugno a settembre, il monsone di sud-ovest contribuisce al 70% delle precipitazioni totali, mentre il monsone di nord-est da ottobre a dicembre contribuisce al restante 30%. Ma c’è un’enorme disparità in quanto le precipitazioni medie variano da più di 2.000 mm nei Ghati occidentali e nelle aree sub-himalayane del nord-est a meno di 500 mm nel Rajasthan occidentale e nell’altopiano del Deccan. In media, l’India ha 130 giorni di pioggia e più del 50% delle precipitazioni annuali avviene in meno di 100 ore. Anche l’uso delle acque sotterranee è in aumento. Con la diminuzione della disponibilità idrica pro capite e l’eccessivo sfruttamento delle acque sotterranee, l’appello del Primo Ministro è tempestivo per affrontare questo problema critico. Se non viene affrontato ora, il problema può diventare un ostacolo al nostro rapido sviluppo socio-economico.

Il modello del Gujarat
Essendo l’acqua un soggetto statale in India, gli stati hanno il potere di emanare leggi per la sua regolamentazione. La ragione dell’appello del Primo Ministro per un movimento popolare per la conservazione dell’acqua può essere fatta risalire al suo ruolo pionieristico nella gestione integrata dell’acqua in Gujarat come allora Primo Ministro locale. Dopo aver assunto la carica di PM dello Stato nell’ottobre 2001, aveva introdotto diverse iniziativ e per promuovere la gestione integrata dell’acqua per soddisfare la crescente idrica. Le misure includevano la partecipazione delle persone a tutti gli sforzi di conservazione e gestione dell’acqua come la raccolta dell’acqua piovana, la ricarica artificiale con pianificazione e monitoraggio scientifici, il rafforzamento del sistema di canali esistente e la costruzione di nuove dighe, ad esempio la diga Sardar Sarovar. Si è, inoltre, concentrato sull’educazione degli agricoltori alla conservazione dell’acqua e sulla creazione dell’Organizzazione per la gestione dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari per implementare sistemi di approvvigionamento idrico gestiti dalla comunità nei villaggi stessi. L’approccio alla gestione integrata dell’acqua ha avuto molto successo in Gujarat. Rispetto al 2004, entro il 2017 il Gujarat ha registrato un aumento del 50% nella ricarica delle acque sotterranee utilizzabili, dato in continuo miglioramento. Dal 2001, la produzione agricola nello stato è aumentata di 255 %. Oggi, l’83% delle famiglie del Gujarat ha assicurato la fornitura di acqua a livello domestico e oltre il 76% delle famiglie paga regolarmente il canone mensile per il servizio idrico.
Rompere l’approccio silo
A livello nazionale, all’inizio del 2019, il Primo Ministro Modi ha creato il Ministero di Jal Shakti riunendo tutti i ministeri e dipartimenti correlati sotto un’unica egida. Questo approccio, integrato alla gestione dell’acqua, si è concentrato sul miglioramento della disponibilità delle acque superficiali e sotterranee; migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua; migliorare l’erogazione dei servizi in termini di fornitura di acqua potabile ad ogni famiglia; affrontare i problemi della qualità dell’acqua e sostenere lo status di Open-Defecation Free (ODF) ottenuto attraverso la Swachh Bharat Mission.

Il 15 agosto 2019, il Primo Ministro Modi ha lanciato l’ambiziosa missione Jal Jeevan (JJM) per fornire acqua potabile ad ogni casa rurale entro il 2024. Lo stanziamento di fondi per la missione nel 2020-21 è stato di INR 50.011 crore. Nell’arco di 18 mesi, la percentuale di famiglie con l’allacciamento alla rete è aumentata a 7,30 crore (38,15%). “Solo un anno e mezo fa 3,5 crore su 19 famiglie rurali del paese avevano l’allaccio all’acqua potabile. Dopo il lancio della missione Jal Jeevan, circa 4 crore di nuove famiglie hanno allacciato l’acqua potabile in così poco tempo”, ha affermato il primo ministro Modi. JJM ha un approccio olistico alla fornitura di servizi di approvvigionamento idrico e affronta scientificamente la sostenibilità delle fonti, l’approvvigionamento idrico, il trattamento ed il riutilizzo delle acque grigie ed il funzionamento e la manutenzione delle opere idriche. Ogni villaggio prepara un piano una tantum per cinque anni chiamato Village Action Plan (VAP) che coglie questi aspetti. I fondi sono combinati attraverso la convergenza di diversi programmi rurali a livello di villaggio. La pandemia globale ci ha fatto capire che l’acqua è fondamentale per la salute pubblica e la produttività. L’appello tempestivo del Primo Ministro a tutti i cittadini affinché intervengano sulla conservazione dell’acqua ha generato entusiasmo tra tutte le principali parti interessate. Lo slancio, così generato dal successo di varie iniziative del governo, deve essere mantenuto per garantire che l’acqua sia disponibile e non distrutta, come menzionato in Yajurveda: “Amirtham vaaapaha; amirthasya aantharithai (che l’acqua sia sempre presente e non distrutta)”.