Il progresso del pellegrino
La top model Rachel Hunter è innamorata dell'India, un paese che l'ha aiutata a connettersi con la sua interiorità. Ci accompagnerà in un viaggio verso le sue due destinazioni spirituali preferite, Varanasi e Rishikesh
Era il 2015 quando stavo girando la serie televisiva Rachel Hunter’s Tour of Beauty quando sono atterrata a Nuova Delhi in tarda notte. Mentre camminavo fuori dall’aeroporto, la mia mente era piena di eccitazione. Non vedevo l’ora di esplorare luoghi sconosciuti che, tuttavia, sembravano così familiari. Mi recai in uno degli hotel vicini e, la mattina dopo, volai a Varanasi. Se da un lato la mia scelta ha sorpreso molti, col senno di poi ho capito che non avrei potuto prendere decisoine migliore. È una città incredibilmente intensa, magica e dinamica. Una delle città più antiche e più sacre del mondo, si dice che sia la dimora del Dio Shiva. All’inizio alcuni potrebbero considerare un po’ travolgente la palpitante cultura di Varanasi, ma bisogna essere pazienti per comprendere questa antica città: bisogna aspettare che il patrimonio vivente di Varanasi si manifesti, un po’ per volta, in maniera entusiasmante.
È evocativo guardare le lampade luminose che le persone lasciano galleggiare sul fiume, dopo l’aarti, spariscono nella notte
Con la sua intensità divina e devota, Varanasi possiede una grande importanza spirituale e attira fedeli da tutto il mondo. Anch’io ero venuta qui alla ricerca della fede, per riempire la mia anima e scoprire un modo di vivere opposto a quello che segue il mondo occidentale.La mia prima mattina a Varanasi iniziò con il suono dei canti di un tempio vicino. Il cielo era ancora buio, fuori dalla mia camera d’albergo, ma sembrava che la città si stesse già svegliando, preparandosi per le funzioni quotidiane del Signore. Mentre camminavo lungo la riva del fiume Gange, uno dei fiumi più sacri dell’India, mi sono resa conto che non era solo quell’alba spettacolare a rendere speciale la mattina. Erano le persone e l’atmosfera devota della città a rendere quell’esperienza così speciale.

Mentre il sole sorgeva sul Gange rosso fuoco, stagliandosi sulle barche, la città invocava i primi rituali del bagno e onorava gli Dei con le preghiere. Un prete mi spiegò che l’atmosfera era piena di persone che pregavano, i canti dei templi e il suono delle campane serviva per risvegliare gli Dei. Man mano che la città prendeva vita, anche il fiume lo faceva. I devoti offrivano preghiere al fiume e al Dio Sole, i bambini si tuffavano nell’acqua allegramente, con rumorosi spruzzi d’acqua, gli appassionati di yoga praticavano le asana sui gradini lungo la riva, mentre i barcaioli preparavano le loro barche per le escursioni mesmeriche di primo mattino. Mentre sedevo su una barca, il suo ondeggiamento ipnotico si prendeva gioco dei miei sensi e la città di Varanasi sembrava sollevarsi dal fiume, come se fosse una visione, un sogno.Più tardi, ho incontrato un altro ghat, Manikarnika, dove le cremazioni dei morti vengono effettuate secondo i riti indù. Ho osservato alcune persone che onoravano i propri cari morti e cercavano la salvezza. Era come se la vita completasse il suo ciclo in questa città. Alla fine, l’esplorazione di Varanasi mi portò al tempio di Sankat Mochan, dedicato al Dio Hanumana. Questo caratteristico tempio, nascosto in un tranquillo vicolo, è unico nella sua semplicità. Con la gloriosa Hamumana Chalisa (preghiera) cantata e le scimmie, le preferite della divinità, che vagano liberamente in tutto il complesso, è affascinante sedersi sul pavimento e guardare le persone che passano.

A Varanasi, bisogna scoprire la città per percepire la sua devozione. Ricordo una notte, al mio ritorno a Varanasi, lo scorso anno, mi sedetti ai piedi dei gradini del tempio di Vishwanath ad ascoltare il canto. Mentre sedevo lì, il ritmo del canto risuonava profondamente dentro di me, sentivo di essere rinata! Varanasi porta alla luce un nuovo modo di pensare, che ti consente di aprire la tua meravigliosa interiorità, ti fa vedere la vita attraverso gli occhi di un bambino curioso. Inspira ed espira per far sì che la magia possa avere inizio.
Da fare



RISHIKESH
Dopo Varanasi, Rishikesh è la città della spiritualità e dello yoga nell’Uttarakhand, nascosta nella catena dell’Himalaya, è la mia preferita in India. Nella città il Gange scorre rapidamente e ogni sera le folle si dirigono verso un magnifico aarti (rituale caratterizzato da lampade fatte galleggiare nei pressi delle rive del fiume). Mentre a Varanasi il Gange è uno spettacolo magnifico, e scorre in modo impetuoso ma calmo, a Rishikesh precipita dalla montagna. Quando scende la notte, è evocativo osservare le lampade luminose che le persone lasciano galleggiare sul fiume, mentre scompaiono nella notte.

Anche il tempio Kunjapuri Devi è uno spettacolo magico. Fatti accompagnare da una guida turistica per vivere la magia del tempio che domina le montagne all’alba. Canta o siediti in silenzio mentre guardi il sole sorgere sull’Himalaya. Quando il tempio apre le sue porte, il sacerdote benedice i fedeli.

La città è una fusione di esperienze: il lassi al gusto di rosa, il cibo di strada speziato, il dolce profumo di incenso, le conversazioni animate e persino le mucche che restano in attesa, fuori dai negozi. Non è in un tempio che riesco a trovare consolazione in questa città; è tutto un viaggio spirituale. Non solo il mio, il grande pellegrinaggio dell’India è stato una parte fondamentale delle vite di molte persone, per il modo di guardarsi semplicemente dentro, affinché l’ego umano crolli permettendo di esplorare a fondo la vita. C’è un proverbio che dice: “Mentre il resto del mondo usciva, l’India entrava”. Questa è la promessa dell’India all’anima; una promessa che si adempie da secoli. Abbraccia questo paese, e l’India ti amerà per sempre.
Da fare


