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Un percorso verso il futuro

Numero 01, 2020

Un percorso verso il futuro

Anil Wadhwa |autrice

Numero 01, 2020


La visita del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in India, tra il 24 e il 25 febbraio, è indice della continuità nelle interazioni bilaterali di alto livello tra i due paesi. L'ex ambasciatore Anil Wadhwa evidenzia i motivi per cui questa visita è stata della massima importanza

Dal 24 al 25 febbraio 2020 il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha effettuato una visita inaugurale di grande successo in India. La First Lady degli Stati Uniti, Melania Trump, la figlia del Presidente, Ivanka Trump, e il genero, Jared Kushner, lo hanno accompagnato per la visita, che comprendeva mete quali Ahmedabad, Agra e Nuova Delhi. Era compreso anche un evento pubblico di grande successo, allo stadio Motera di Ahmedabad, dove una folla smisurata si è radunata lì per accogliere il Primo ministro Narendra Modi e il Presidente Trump. Il Presidente degli Stati Uniti è rimasto colpito dall’entusiasmo di quella folla assiepata lungo il percorso tra l’aeroporto e lo stadio, ed ha elogiato a profusione l’India e il Primo Ministro Modi, con il quale la sua familiarità era chiaramente visibile. Il Presidente Trump e il Primo Ministro Modi si sono incontrati frequentemente negli ultimi otto mesi e hanno sviluppato un’amicizia e un rapporto che hanno spinto il Presidente Trump a definire il Primo Ministro Modi “una persona eccezionale” e “un leader di enorme successo”.

Negli ultimi anni le relazioni indo-americane hanno visto una ripresa a tutto campo, compresi i settori di commercio, investimenti, difesa, antiterrorismo, energia, coordinamento su questioni regionali e globali, nonché scambi interpersonali. La visita dei ministri degli Esteri e della Difesa indiani negli Stati Uniti, avvenuta in occasione della seconda edizione del dialogo ministeriale 2 + 2, nel dicembre del 2019, aveva visto la firma dell’allegato sulla sicurezza industriale (ISA) e di tre accordi nell’ambito della Defense Technology and Trade Initiative, per garantire il trasferimento di tecnologia e la coproduzione di tecnologie importanti.

Il Primo Ministro Narendra Modi, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la First Lady degli Stati Uniti, Melania Trump, durante la loro visita all’Ashram di Sabarmati, noto anche come Gandhi Ashram, ad Ahmedabad

Entrambi i paesi hanno continuato a firmare accordi chiave di comunicazione sicura e condivisione della logistica militare, quali il memorandum d’intesa per lo sviluppo della logistica (LEMOA) e l’accordo di compatibilità e sicurezza delle comunicazioni (COMCASA). Durante la visita è stato concordato di passare rapidamente alla firma dell’accordo di scambio e cooperazione (BECA) per la cooperazione geospaziale. Questi accordi aprono la possibilità di operazioni congiunte in futuro. Tuttavia, l’India in qualità di partner importante della difesa, cercherà il trasferimento di tecnologia e coproduzione, al fine di diventare un centro di produzione per le apparecchiature americane.

Il commercio era un altro punto importante all’ordine del giorno. Nel 2018, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe globali del 25% e del 10% su acciaio e alluminio, con ripercussioni anche sull’India. Il 5 giugno 2019 gli Stati Uniti hanno ritirato lo status SPG (Sistema di preferenze generalizzate), che era stato accordato in precedenza alle merci indiane, gravando sulle esportazioni indiane per 6,3 miliardi di dollari. Il 16 giugno 2019 l’India ha imposto dazi aggiuntivi su 28 prodotti americani. Gli Stati Uniti stanno facendo pressione per ottenere una riduzione dei dazi e l’accesso al mercato per i dispositivi medici, le informazioni e le tecnologie della comunicazione. L’India vorrebbe vedere ripristinato il suo status di beneficiario dell’SPG, rimuovere i dazi addizionali su acciaio e alluminio, nonché riuscire a ottenere l’accesso al mercato per frutti quali uva e mango.

il Presidente indiano Ram Nath Kovind incontra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump al Rashtrapati Bhawan di Nuova Delhi

La distinzione tra il concetto di occupazione e quello di occupazioni specialistiche, per cui è necessario un visto H1B, e il suo impatto sul settore IT indiano, è una questione in sospeso e l’India continua a sottolineare l’importanza del contributo apportato alla crescita e allo sviluppo dell’economia statunitense da parte di professionisti indiani altamente qualificati. Durante la visita, il Primo Ministro Modi ha inoltre sollevato la questione della messa a punto di un accordo di totalizzazione a beneficio dei professionisti indiani che lavorano negli Stati Uniti.

Una delegazione del Nuclear Energy Institute degli Stati Uniti era in India prima della visita del presidente Trump, per discutere del supporto politico per le esportazioni nucleari americane in India, oltre a promuovere prodotti e servizi americani alla Nuclear Power Corporation dell’India Ltd e ad altri potenziali clienti. Il commercio energetico USA-India ha raggiunto i 20 miliardi di dollari negli ultimi quattro anni e costituirà un nuovo motore nelle relazioni commerciali tra i due paesi. La US International Development Finance Corporation ha deciso di stabilire una presenza permanente e ha annunciato uno strumento di finanziamento da 600 milioni di dollari per progetti riguardanti l’energia rinnovabile in India. Il presidente Trump, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato che le due parti hanno discusso dell’importanza di una rete wireless 5G sicura e “della necessità che questa tecnologia emergente diventi uno strumento per la libertà, il progresso e la prosperità, dove potrebbe persino essere concepito come canale per la soppressione e la censura”.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la First Lady, Melania Trump, al Taj Mahal di Agra

Le due parti hanno convenuto di aggiornare le loro relazioni allo status di “partenariato strategico globale”. Nella dichiarazione congiunta, i due leader hanno discusso in merito all’”uso di delegati terroristi e hanno fortemente condannato il terrorismo transfrontaliero in tutte le sue forme”. Hanno invitato il Pakistan “a garantire che nessun territorio sotto il suo controllo venga utilizzato per lanciare attacchi terroristici e di consegnare rapidamente alla giustizia gli autori di tali attacchi, tra cui quelli del 26 novembre, di Mumbai e di Pathankot”. Entrambe le parti hanno riconosciuto l’importanza della connettività, che dovrebbe essere collegata al rispetto dell’”integrità territoriale, della sovranità degli Stati, del buon governo, della trasparenza e responsabilità”. La dichiarazione riconosce l’India come provider di sicurezza, nonché assistenza allo sviluppo e umanitaria nella regione dell’Oceano Indiano. Le parti hanno concordato un nuovo partenariato tra USA e India, che ha annunciato 400 milioni di dollari destinati all’Indo-Pacifico e all’India’s Development Partnership Administration for cooperation, per la cooperazione nei paesi terzi. Gli Stati Uniti hanno ribadito il sostegno all’adesione permanente dell’India a un Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riformato e all’entrata nel gruppo dei fornitori nucleari. Entrambe le parti possono guardare con soddisfazione al risultato raggiunto durante la visita, che è stata molto ambiziosa, ma anche ricca di contenuto, ed è servita a impostare un percorso per giungere a un impegno ancora più completo tra gli Stati Uniti e l’India in futuro.

Anil Wadhwa

Anil Wadhwa ha lavorato come ambasciatore indiano in Italia, Polonia, Oman e Thailandia. Membro del Foreign Service indiano dal 1 luglio 1979 al 31 maggio 2017, Wadhwa ha prestato servizio nelle missioni indiane a Hong Kong, Pechino, Ginevra, Varsavia, Muscat, Bangkok e Roma. Attualmente è Senior Fellow e Cluster Leader presso la Vivekananda International Foundation di Nuova Delhi.
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